Il Museo è ospitato nel Castello Normanno, un imponente edificio ubicato al centro della piazza principale della città di Adrano (Catania).
Esso espone materiali provenienti sia da scavi regolari che da recuperi occasionali relativi al territorio adranita e ad altre aree della Sicilia centro-orientale, essendo stato, nel passato, luogo di raccolta anche di materiali provenienti da zone diverse da quella di Adrano.
Accanto alle raccolte archeologiche che ne costituiscono il nucleo preminente e fondante, il Museo ospita una biblioteca, un archivio e una sezione dedicata alle collezioni storico-artistiche.
Il primo museo archeologico nacque ad Adrano nel 1902, per volontà del reverendo Salvatore Petronio Russo, appassionato cultore della storia e dell’archeologia del paese. Pur assai limitato, era costituito da due sezioni, ospitate nella stessa casa del fondatore.
Purtroppo le collezioni, delle quali esiste un’immagine in una pubblicazione del 1907, andarono quasi tutte disperse alla morte del fondatore, anche se alcuni reperti si sono conservati e oggi sono fra i pezzi più pregevoli del Museo.
Nel periodo tra le due guerre mondiali, fu creato ad Adrano un secondo museo nell’aula magna del Regio Ginnasio – Liceo “Giovanni Verga”, ospitato nell’antico Monastero di Santa Lucia. Sfortunatamente anche gli oggetti di questa esposizione andarono parzialmente dispersi nel corso dei bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale.
Qualche anno dopo la fine del conflitto, l’idea di creare un museo adranita tornò d’attualità e a farsene promotori furono ancora una volta studiosi e appassionati locali. Le prime sedi furono modestissime: dapprima un piccolo locale nei pressi della palestra comunale, poi parte della casa del custode dei giardini pubblici. Ben presto però anche l’ultima sistemazione diventò inadeguata e nel 1958 l’Amministrazione comunale destinò a sede del Museo il monumentale Castello Normanno.
Fu in questa sede che pochi anni dopo la Soprintendenza archeologica di Siracusa, retta da Luigi Bernabò Brea, prese in carico il patrimonio archeologico fino a quel momento raccolto e costituì ufficialmente l’Antiquarium statale di Adrano. Anima della nuova istituzione divenne Saro Franco, giovane professore di latino e greco, appassionato cultore della storia e dell’archeologia adranita che, nominato dal Ministero della Pubblica Istruzione ispettore onorario per i monumenti, fu incaricato di curare e promuovere il Museo.
Con l’andare del tempo l’instancabile lavoro di Saro Franco portò alla creazione di nuove sezioni espositive. Nacquero così un archivio storico, una pinacoteca, una sezione dedicata all’artigianato locale.
Oggi il Museo rappresenta la più grossa realtà culturale della zona. Tappa obbligata e punto di riferimento per chiunque voglia conoscere la storia delle popolazioni che abitarono le zone pedemontane del versante occidentale dell’Etna.