Il Premio Suzzara nasce nel 1948 su invenzione di Dino Villani, uno dei padri della pubblicità in Italia, con il sostegno del sindaco Tebe Mignoni e dello scrittore, poeta e cineasta Cesare Zavattini.
Alle radici del Premio un’idea per molti aspetti sorprendente e utopica, secondo la quale l’arte non doveva essere elitaria ma rispondere a un bisogno di bellezza, qualità e poesia comune a tutti gli uomini, di qualunque condizione sociale e livello culturale.
Il Premio si distingue subito come “Premio d’Arte” dalle analoghe iniziative del tempo per due ragioni: la composizione della giuria, composta non solo da galleristi, giornalisti, storici e critici d’arte, ma anche da un operaio, un impiegato e un contadino; il carattere dei premi “messi a disposizione dai contadini e dagli operai di Suzzara” e consistenti in forme di formaggio grana, vitelli, cucine economice, fusti di vino, ecc. Le opere premiate rimanevano di proprietà del Comune, che le conservava nella prospettiva di una Galleria che doveva essere intitolata al lavoro visto che il tema fin dalla prima esposizione era “Lavoro e lavoratori nell’arte”.
Nel 1975 nasce la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e dal 1976 si interrompe il Premio giunto alla sua ventottesima edizione per ripartire nel 1989 e arrivare alla quarantaseiesima edizione del 2008. Nel frattempo il dibattito vivo intorno al rinnovamento della tradizione in rapporto ai linguaggi della contemporaneità coniuga la formula antica per Suzzara di Arte-Lavoro-Impresa attraverso studi e mostre sulla macchina agricola, sul design ecc. e favorisce la nascita, nel 2002, del Museo Galleria del Premio Suzzara che offre al pubblico un patrimonio di oltre ottocento opere acquisite nel corso di una storia iniziata nell’immediato dopoguerra.