Autore: sconosciuto
Cronologia: Medievale
Datazione: 1416
Tipologia: Bassorilievo
Luogo di conservazione: Duomo di Parma (Parma)
Lastra tombale del matematico Biagio Pelacani, scolpita nel 1416 e attualmente posizionata sulla facciata del Duomo di Parma, alla sinistra del portale centrale.
Pelacani Biagio, detto Biagio da Parma, fu scienziato e filosofo. Addottoratosi in arti a Pavia nel 1374, insegnò astrologia, matematica e filosofia nelle Università di Pavia (dal 1377), di Bologna (dal 1380), di Padova (1384-88) e di nuovo in quella di Pavia (dove gli fu intentato, nel 1396, un processo per eresia) e di Padova (1407-11).
Diffuse in Italia, le dottrine, da lui apprese a Parigi alla scuola di Alberto di Sassonia, dei cosiddetti calculatores, che a Oxford e a Parigi andavano sottoponendo a rigorosa critica le regole della meccanica aristotelica con l’applicazione di nuovi strumenti matematici ai problemi della dinamica e della cinematica.
Tra le sue opere, di cui molte manoscritte, si ricordano, oltre a commenti a varie opere di Aristotele, un Tractatus de ponderibus (in cui tra l’altro è descritto un rudimentale densimetro), un Tractatus de latitudinibus formaru, Quaestiones sul Tractatus de latitudinibus formarum (di autore ignoto ma ispirato alle dottrine di N. d’Oresme), sul Tractatus de proportionibus di T. Bradwardine, sulla Perspectiva di Witelo.