Marzabotto – Museo Nazionale Etrusco Museo Nazionale Etrusco e Area Archeologica, Via Porrettana Sud, 13, 40043 Marzabotto BO, Italia
Posted on 17/08/2015 / 3801

Il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto ospita i reperti provenienti dall’antica città etrusca Kainua, dal greco kainòs/kainòn che vuol dire “nuovo”, sviluppata tra la metà del VI e la metà del IV secolo a.C. sul Pian di Misano e la soprastante altura di Misanello, immediatamente a Sud del moderno centro abitato di Marzabotto.

L’antica città etrusca era affacciata sul fiume Reno, che nell’antichità costituiva formidabile via di comunicazione tra l’Etruria tirrenica e la Pianura Padana, ed ebbe l’importante ruolo di centro di smistamento delle merci lungo tale asse.

La prosperità di questo centro fu interrotta alla metà del IV secolo a.C. dall’invasione dei Celti, evento che ne determinò il rapido abbandono e il successivo degrado delle strutture. Nel periodo romano solo una fattoria si impostò sopra i resti dell’antica città, in seguito completamente abbandonata e per questo giunta a noi perfettamente conservata nella planimetria e nell’assetto urbanistico. Proprio la consistenza dei resti strutturali di questa antica città, rendono il sito un caso unico nel panorama dei centri abitati etruschi.

Il Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto è intitolato alla memoria del Conte Pompeo Aria, che sulle orme del padre organizzò il primo nucleo della collezione. Tale collezione nacque grazie a rinvenimenti fortuiti occorsi durante lavori agricoli e in seguito venne ampliata grazie a scavi regolari condotti tra il 1862 e il 1889 dagli archeologi Giovanni Gozzadini, Gaetano Chierici e Edoardo Brizio. Proprio a cura di quest’ultimo fu inaugurato il primo nucleo del Museo nel 1886, con sede in Villa Aria.

Gli scavi archeologici ripresero solo dopo oltre mezzo secolo, nel 1948, e sono tutt’ora in corso in numerosi settori della città.

Tra la fine dell’800 e l’ultimo dopoguerra il Museo fu vittima di drammatici eventi con conseguenze rilevanti sulle collezioni conservate: nel 1911 furono rubate tutte le preziose oreficerie, di cui restano oggi solamente i disegni del Gozzadini, nel 1944 la nuova sede del Museo venne distrutta da un incendio causato da una bomba incendiaria che portò alla perdita e al danneggiamento di molti dei reperti esposti e provenienti dagli scavi ottocenteschi.

L’attuale sistemazione del Museo è iniziata nel 1950, con l’apertura della Sala 1 e 2, alle quali negli anni seguenti con successivi ampliamenti si sono progressivamente aggiunte le Sale 3 e 4, oltre alla nuova ala aperta recentemente.

Tipologie
Ceramica
Cippo funerario
Reperto archeologico
Scultura
Scultura a tutto tondo
Statuetta
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