Da una iscrizione dedicata ad Augusto apprendiamo che il ricco parmense Quinto Munazio Apsirto aveva a proprie spese monumentalizzato una porta e lastricato il decumanus maximus nel tratto tra la porta stessa e il Forum. Ciò conferma l’esistenza di una porta monumentale di età augustea o addirittura precedente.
In età repubblicana il nucleo originario della colonia era quasi certamente dotato di una cerchia muraria, esattamente come la maggior parte delle città della regione e analogamente a quanto è documentato per esempio a Mutina (Modena), Regium Lepidi (Reggio Emilia) e Bononia (Bologna).
Purtroppo non sono state finora rinvenute tracce archeologiche certe delle mura di età repubblicana. Tuttavia, esistono due documenti che permettono di ipotizzare l’esistenza di un circuito murario in cui si aprivano ingressi monumentali.
Da una iscrizione dedicata ad Augusto, è noto con certezza che il ricco parmense Quinto Munazio Apsirto aveva a proprie spese monumentalizzato una porta e lastricato il decumanus maximus (costituito dall’asse Strada della Repubblica-Via Mazzini) nel tratto tra la porta stessa e il forum (coincidente con Piazza Garibaldi). Ciò conferma l’esistenza sia di una porta monumentale, che di un circuito murario precedente all’età augustea.
Inoltre, in un documento altomedievale databile al mese di giugno dell’anno 996, la Chiesa di Santa Cristina, che si affaccia su Strada della Repubblica all’incrocio con Strada XXII Luglio, è espressamente definita come “basilicam, que stat supra portam civitatis Parmae”, cioè “chiesa che si trova sopra la porta della città di Parma”. È quindi molto molto probabile la presenza di una porta in questa posizione, che coinciderebbe esattamente con il limite più orientale del nucleo originario della colonia ricostruibile dalla veduta aerea.
Bibliografia: M. CATARSI, Storia di Parma. Il contributo dell’archeologia, in Storia di Parma, 2009, p. 402; G. BIGLIARDI, Atlante Archeologico del Comune di Parma, 2010.
In copertina: Chiesa di Santa Cristina, Via Repubblica, 52.