22. Parma Romana: Leoni funerari (Strada D’Azeglio)

Lungo Via D’Azeglio, in corrispondenza del limite occidentale dell’area suburbana della colonia, sono state rinvenute tracce di una necropoli e di un monumento sepolcrale ornato da leoni marmorei risalente all’età augustea.

In osservanza di una legge antichissima, che risaliva alle XII tavole (V sec. a.C.) e che vietava di seppellire i morti all’interno del perimetro cittadino, anche a Parma le necropoli fin dall’epoca repubblicana trovarono posto in aree extraurbane. I monumenti e i recinti funerari si allinearono preferibilmente lungo le strade principali di accesso alla città. Le caratteristiche architettoniche ed epigrafiche delle tombe e delle lapidi funerarie, nonché la loro posizione rispetto agli assi stradali, rispecchiavano la volontà di autocelebrazione dei singoli individui.

Nell’area suburbana della colonia, a ovest del torrente e lungo Strada D’Azeglio, che corrisponde al tratto occidentale della Via Aemilia, è stata individuata la presenza di una necropoli con annesso un monumento sepolcrale di età augustea.

Leone funerario in calcare.

Il monumento era ornato da possenti leoni marmorei e venne probabilmente realizzato in memoria di un ricco personaggio di Parma e della sua famiglia. Dal punto di vista simbolico i leoni incarnavano la metafora visiva della violenza sulla morte esaltando e nobilitando i defunti a cui il monumento era dedicato. I leoni, realizzati in pietra di Vicenza importata tramite rete di trasporto fluviale, corrispondono a una tipologia monumentale di gusto ellenistico in cui i modelli dell’Asia Minore incontrano il linguaggio figurativo centro-italico. In questo tipo di monumenti erano in genere collocati a coppie su un basamento a sostegno di un tempietto, solitamente di forma cilindrica.


Bibliografia: M. CATARSI, Storia di Parma. Il contributo dell’archeologia, in Storia di Parma, 2009, pp. 450-468; G. BIGLIARDI, Atlante Archeologico del Comune di Parma, 2010.
In copertina: Leone funerario in calcare (MANPr).