Gli spazi espositivi del museo accolgono reperti archeologici appartenenti alle raccolte donate da don Giuseppe Greggiati e dal notaio Renato Gemma, cui sono state aggiunte alcune sepolture dell’età del Bronzo, sia a inumazione che a cremazione, scavate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia negli anni ’80 del secolo scorso in località Vallona. A integrazione dei reperti alcuni pannelli didattici che illustrano e inquadrano le fasi preistoriche, protostoriche e storiche del popolamento nella bassa pianura del Po.
La prima sala ospita materiali dell’età del Bronzo media e recente risalenti alla civiltà terramaricolo-palafitticola (ceramica, strumenti e armi in bronzo, strumenti in osso e corno, fusaiole e pesi da telaio, industria litica, ecc.), con l’integrazione di plastici che rappresentano sepolture e lavorazioni della vita quotidiana.
La seconda sala raccoglie invece vari oggetti dell’età del Ferro pertinenti alle civiltà etrusca e paleoveneta, nonché una ricca raccolta di materiali di epoca romana (anfore, ceramiche fini, balsamari e monete, resti di un pozzo e laterizi di vario modulo), quando Hostilia godeva di una notevole prosperità dovuta al suo ruolo di scalo portuale sul fiume Po.
Infine il terzo ambiente è riservato alla didattica, alle esposizioni temporanee e alla mostra dei reperti archeologici periodicamente rinvenuti, per conto della Soprintendenza, dai membri del Gruppo Archeologico Ostigliese nei dintorni del paese o nel letto del Po.
Il Museo Archeologico è chiuso a tempo indeterminato causa il sisma del 2012.