Il Museo Diocesano di Parma ha carattere prevalentemente archeologico. Il Museo vuole illustrare la nascita del Cristianesimo a Parma e la vita della “Insula Episcopalis”, composta dalla Cattedrale, dal Battistero e dal Palazzo Vescovile, dai primi tempi della predicazione Cristiana fino al 1200 circa attraverso reperti ritrovati in tempi diversi nel sito o di provenienza dalla Cattedrale e dal Battistero.
Nella sala grande del Museo si possono vedere:
- le sei statue che provengono dall’esterno del Battistero: I due Arcangeli, Salomone e la Regina di Saba e I due Profeti;
- i leoni stilofori e il frammento del Pulpito di Benedetto Antelami che ornava la navata della Cattedrale;
- le Lastre del recinto medievale dell’altare maggiore della Cattedrale;
- i due mosaici del IV e VI secolo ritrovati nella Piazza Duomo e appartenenti ad una Domus romana che occupava in parte l’area della Chiesa. Nel mosaico più grande del VI secolo è raffigurato un vaso o “cantharos” con ai lati due coppie di pesci e sovrastato da una coppia di delfini. Ogni esagono accoglie al suo interno dei motivi geometrici e floreali stilizzati di cui uno contiene una iscrizione in tessere a fondo d’oro che ci ricorda che “Clarus et / Decentius / fec(erunt) ped(es) CC”, cioè che Claro e Decenzio contribuirono alla realizzazione di duecento piedi di mosaico (circa diciotto metri quadrati).