Autore: Benedetto Antelami
Cronologia: Medievale
Datazione: 1196/1216
Tipologia: Architettonico
Luogo di conservazione: Battistero di Parma (Parma)
Il Battistero di Parma è uno dei monumenti più significativi del passaggio dal romanico al primo gotico.
La struttura ottagonale, realizzata in marmo rosa di Verona, si sviluppa in altezza con quattro ordini di logge ad aperture architravate. L’opera porta la firma di Benedetto Antelami, come si può notare sull’architrave del Portale Nord, dove egli stesso firmò la data di inizio lavori nel 1196.
L’edificio è dedicato al rito del battesimo, per questo motivo al centro dello spazio interno vi è il grande fonte battesimale, anch’esso a forma ottagonale destinato ai catecumeni. La grande vasca in pietra di Verona, è sopraelevata su due gradini che ne seguono la forma, e non presenta particolari decorazioni scultoree, fatta eccezione per i delicati profili. La vasca, che veniva riempita d’acqua in occasione del rito del battesimo per immersione, ne racchiude al suo interno un’altra più piccola a forma di quadrifoglio, simbolo che richiama la croce, ed era in essa che prendevano posto i celebranti.
Nella nicchia di sud-ovest è collocato un secondo fonte battesimale, utilizzato per il battesimo ad infusione dal XIV sec, e quindi per i bambini, la vasca del fonte presenta una decorazione vegetale, raffigurante l’albero del giardino del Paradiso e alcuni animali. Il basamento del fonte è caratterizzato da un leone accovacciato con la preda tra le zampe, il quale rappresenta simbolicamente la figura del Cristo vincitore sulla morte, mentre gli animali del Paradiso raffigurano i credenti risorti a nuova vita grazie al battesimo.
Nella nicchia est è collocato l’altare, un’arca marmorea di forma cubica, sul cui lato frontale compare Giovanni Battista, un Sacerdote e un Levita che indicano, alludendo al Cristo, il vero Sacerdote, riassumendo figurativamente il significato teologico del rito eucaristico.
La cupola del Battistero è stata affrescata nel terzo decennio del XIII secolo da maestranze padane, influenzate da modelli iconografici bizantini. La narrazione delle immagini è suddivisa in fasce orizzontali dedicate ciascuna ad un diverso argomento, partendo dal basso si hanno: nella prima fascia le storie della vita di Abramo, nella seconda la storia di San Giovanni Battista, il Santo a cui è dedicato l’edificio, nella terza Gesù, Maria e San Giovanni Battista circondati da dodici figure di Re e Profeti, nella quarta gli Apostoli e gli Evangelisti, nella quinta le mura della Gerusalemme celeste, ed infine i cieli stellati del Paradiso, rosso come il colore dell’amore. La cupola rappresenta la parte più rilevante del Battistero e costituisce un peculiare esempio di cupola ad ombrello, definita così perché dalla chiave di volta si diramano le sedici nervature disposte a raggiera.